A cura
di Roby Noris
Ho fatto, per 18 anni il cappellano del carcere di Poggio Reale dove sono passati
e sono presenti centinaia e centinaia di tossicodipendenti. Lì dentro
non trovi chi sostiene il metodo della somministrazione anche dello stesso metadone.
Noi lo abbiamo sperimentato come fatto negativo. Il tossicodipendente va aiutato
a capire la sua situazione ma non a livello di farmaci, perché è
un fatto psicologico, è un fatto di cultura, è un fatto di valori,
è un fatto di vita. Quindi c'è bisogno di una società che
si impegna a riscopertine/coprire i problemi dell'uomo, della persona e ad aiutarla in
questa dimensione. La somministrazione di farmaci o di eroina è un disimpegno
della società, del cristiano, del credente, del cittadino, è rimuovere
il problema invece di affrontarlo. In Italia siamo convinti, e ce ne ha dato
atto lo seconda conferenza del volontariato che si è tenuto in febbraio
a Napoli, che il problema è molto più ampio. Il problema va ricondotto
a tutto il disagio giovanile, anzi al disagio sociale della famiglia, della
scuola, del mondo del lavoro a tutto un disagio che è molto, ma molto,
più ampio e più impegnativo, che non il problema di una singola
persona. Quindi se noi vogliamo affrontare il tema della tossicodipendenza lo
dobbiamo affrontare proprio alla radice. E allora non si deve neanche parlare
del problema del disagio del tossicodipendente, ma affrontare il problema socialmente
affinché ci sia il coinvolgimento di tutta la società: della Chiesa,
dello stato, della scuola e della famiglia, dei centri di aggregazione e del
mondo del lavoro, sindacati, ecc. Credo che si debba tutti quanti impegnarci
e non delegare a uno stato o a una legge che distribuisce droga e che non risolve
il problema. Non so se il ricorrere al male minore, il ricorrere al soddisfacimento
di una richiesta, di un'esigenza che so che è dannosa sia attenzione
alla persona. Se metto al centro la persona e la sua dignità, non posso
di fronte a una persona che si vuole uccidere aiutarla ad ammazzarsi, ma cerco
quei metodi che risolvono il problema. L'abbiamo visto concretamente con il
metadone, anche con il sistema scalare: abbiamo visto che perpetua una dipendenza,
non risolve niente, tanto meno la distribuzione della droga.